Pillole biodiversitá: parla Monica Colli, autrice di What is it?

What is it? è un albo illustrato per bambini nella fascia di età 3+, scritto da Monica Colli e illustrato da Erica Verri per la casa editrice veneziana Storiedichi Edizioni. Il libro, attraverso una serie di indovinelli, invita i bambini a scoprire la meravigliosa geometria del favo e parte del ricavato sarà devoluta a Beeing, a sostegno dell’apicoltura urbana e della conoscenza del mondo delle api.  

I: “What is it”: da dove è venuta l’idea per questo titolo originale? 

M: La scelta del titolo, What is it? Il curioso enigma di un pittore inglese, che riprende la tela più famosa del misterioso pittore Charles Beehive (il cui cognome contiene già la soluzione del rebus), è stata fatta con l’intento di incuriosire i bambini. In particolare, il titolo in inglese porta quei bambini che ancora non conoscono questa lingua a farsi la domanda “Che cos’è?” e quindi, seppur inconsapevolmente, a scoprirne  il significato.  Investigando ogni tela con grande accuratezza, risolveranno l’enigma (ovvero qual è il soggetto a cui rimanda ogni singola opera).

I: Di cosa parla il libro e a chi è rivolto? 

M: What is it? presenta la collezione dei  quadri più famosi del pittore Charles Beehive al Museo d’Orsay  di Parigi. La texture di base di ogni tela, costituita dalle celle esagonali, rimanda a un elemento molto presente in natura (il favo) che, però, viene declinato, pagina dopo pagina, in maniera sempre  diversa  (come pneumatico, come squame del pesce o come scaglie del coccodrillo, ecc…). Questo  semplice escamotage  cattura da subito la curiosità dei bambini immergendoli in uno stato di possibilità capace di valorizzare la creatività di ognuno.

Il libro è pensato  per i bambini  tra i 3 e i 10 anni,  ma in realtà, come  accade spesso con gli albi illustrati, piace molto anche agli adulti che mantengono intatto il desiderio di… meravigliarsi!

I: Da dove è nata l’idea di scrivere questo libro?   

M: L’idea “madre” è stata quella di partire da un dettaglio, una porzione del favo da mostrare non in piena luce ma al buio (dal momento che le api, all’interno della loro casa, che sia la cavità di un albero o un alveare, si muovono completamente al buio), ponendo la classica domanda “Che cos’è? sotto forma di un indovinello: “Che cos’è’? Cosa sarà? C’è qualcuno che lo sa?” Nel 2021, durante un laboratorio scolastico che ho tenuto come formatrice, ho posto queste domande ai bambini della classe 5°D della scuola Mazzini di Terni, e le loro risposte e ipotesi sono state così originali da farmi desiderare di metterle in versi realizzando uno scoppiettante botta e risposta capace di coinvolgere il lettore in un continuo bricolage interpretativo.

L’incontro con l’illustratrice Erica Verri e la bellezza di alcune illustrazioni che aveva già realizzato sul tema delle api e dell’alveare, ha scaturito la terza idea.  Guardando i suoi disegni, ho pensato subito che meritassero di essere incorniciati ed è qui che è nata l’ambientazione all’interno di un museo, e non un museo qualunque: il Museo d’Orsay di Parigi! 

 

I: Da quanto tempo ti occupi di apicoltura/biodiversitá? Dove è nata la tua passione per l’apicoltura?

M: Mi interesso di apicoltura e biodiversità dal 2020 e la mia passione è nata grazie all’incontro con un apicoltore di Roma, Alessandro Volo, molto competente e appassionato che mi ha introdotto a questo mondo pieno di fascino e mistero . 

I: Quale pensi che sia la maggiore difficoltà o ostacolo per chi pratica apicoltura oggi?  

M: L’uso incontrollato dei pesticidi, ma anche la scarsa educazione ambientale che non attiva nelle persone atteggiamenti di cura nei confronti delle api e del pianeta. Per questa ragione ci stiamo muovendo su più fronti: con Storiedichi Edizioni stiamo realizzando una serie di libri per bambini sulle api; con l’associazione ProXXima APS di Milano, di cui sono presidente, stiamo coinvolgendo oltre 1000 bambini di scuola primaria e i loro docenti in cinque regioni d’Italia, grazie ai fondi 8×1000 dell’Unione Buddhista Italiana destinati al progetto To bee or not to bee. Costruire Comunità dall’io al noi (per saperne di più: www.proxxima.it)

I: Parte del ricavato verrà utilizzato per adottare alcune arnie Beeing? Come mai questa idea?

M: Storiedichi Edizioni ha deciso di devolvere parte del ricavato del libro per sostenere i progetti di Beeing che promuovono l’apicoltura urbana e la conoscenza del mondo delle api. Le api sono fondamentali per la nostra sopravvivenza e la per la salvaguardia dell’ecosistema ed è molto importante diffondere la cultura del rispetto di questi esserini così preziosi per il nostro pianeta. 

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