Tra i più importanti impollinatori troviamo non solo le api, ma anche i bombi. Che eccellono nella diffusione del polline e nella fertilizzazione di molti tipi di flora selvatica, nonché di colture agricole molto diffuse come pomodori, mirtilli e zucche.
Ma proprio come per le api anche il loro numero sta diminuendo! Una nuova ricerca ha scoperto che questi insetti sono molto meno comuni di un tempo. Infatti, in Nord America la probabilità di vedere un bombo è diminuita del 50% dagli ultimi cinquant’anni. Inoltre, molte specie sono diventate più rare, sparendo completamente da luoghi in cui era normale la loro presenza, e ad oggi posso essere trovate solo in determinati posti.
Quali sono le cause che stanno portando al declino dei bombi?
Si pensa che il “caos climatico” ne sia il principale responsabile. L’aumento della temperatura in certe regioni, porta questi insetti alla morte o ad emigrare in altri luoghi. È infatti noto come i bombi favoriscano temperature più fresche rispetto ad altri insetti impollinatori, questo grazie ad una più spessa peluria sul loro corpo ed alla loro capacità di generare calore quando volano. A dimostrazione di ciò diverse analisi hanno valutato come nelle aree, che negli ultimi anni sono diventate più calde, i bombi siano meno abbondanti; ad esempio, in Europa sono calati del 17% rispetto all’inizio del secolo scorso.
Ma il cambiamento climatico e l’aumento delle temperature non sono i soli fattori alla base del declino di questi insetti. La loro sopravvivenza è minacciata anche da un uso elevato e sempre in aumento di pesticidi per l’agricoltura; pesticidi, che sono estremamente tossici per bombi e altri impollinatori! Oltre che dalla continua conversione di aree selvatiche in campi agricoli e dalla comparsa di nuovi patogeni o nemici naturali, dovuti alla importazione in molte aree di insetti o piante non autoctone.
Cosa è possibile fare per aiutare a regredire questa loro scomparsa?
Dato che, come abbiamo già detto, i bombi preferiscono ambienti freschi, la creazione di parchi o aree verdi, con alberi e arbusti nelle zone urbane, che sono naturalmente più fresche, potrebbe offrire loro dei luoghi per ripararsi dal caldo.
Altre pratiche rispettose della vita degli impollinatori sono tante e praticabili da tutti. Ad esempio, evitare l’uso di pesticidi a loro tossici e prediligere quelli a cui non sono sensibili, o ancor meglio l’utilizzo di pratiche di giardinaggio biologiche. Oltre che la creazione di aiuole varie, composte da piante a diversi tempi di fioritura, garantendo così una più grande finestra di tempo in cui i bombi possono trovare nutrimento. Per aiutarli invece nel loro periodo di letargo è bene aspettare la primavera prima di rimuovere il tappeto di foglie, che rappresenta per loro una copertura dalle gelide temperature.
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