Molti animali sono in grado di percepire i campi elettrici, come gli squali e le razze, i pesci elettrofori e alcune specie di delfini. Ma è la prima volta che questa abilità viene scoperta in una specie di insetto! Le api e i fiori sono stati studiati intensamente per decenni e si è scoperto che, per tutto questo tempo, si sono scambiati messaggi segreti.
Gli scienziati conoscono il fattore elettrico dell’impollinazione fin dagli anni ’60, anche se se ne è parlato raramente. Quando le api volano nell’aria per impollinare i fiori, si scontrano con particelle cariche elettricamente, che possono essere rappresentate dalle polveri presenti nell’aria o persino dalle più piccole molecole. L’attrito di queste collisioni microscopiche sottrae elettroni alla superficie dell’ape, che in genere si ritrova con una carica positiva. Pertanto, le api visitano i fiori perché attratte dai colori vivaci, dai disegni sui petali e dall’odore aromatico del nettare, ma non solo: l’impollinazione non si limita alla vista e all’olfatto, poiché è coinvolta anche l’elettricità dell’aria!
I fiori, invece, tendono ad avere una carica negativa: la carica positiva che si accumula intorno al fiore induce una carica negativa nei suoi petali. Quando l’ape con carica positiva arriva al fiore con carica negativa, ciò che vola non sono scintille, come avviene normalmente quando due cariche opposte entrano in contatto, bensì polline. Infatti, molti biologi sensoriali hanno osservato che il polline salta dal fiore all’ape, quando questa si avvicina, anche prima di atterrare.
Tuttavia, una delle domande più importanti non è mai stata posta e tanto meno ha trovato risposta: le api sanno qualcosa di questo processo? Per rispondere a questa domanda, alcuni scienziati hanno creato un fiore artificiale caricato con campi elettrici. In seguito, hanno osservato che, quando le api avevano la possibilità di scegliere tra un fiore carico (contenente un liquido zuccherino) e uno non carico (contenente un liquido amaro), gli insetti sceglievano e visitavano subito il fiore carico. Se nessuno dei fiori era carico, le api perdevano la capacità di percepire il liquido zuccherino, dimostrando quindi l’importanza del campo elettrico.
È stato inoltre dimostrato che le api sono in grado di discriminare tra campi di forme diverse, che dipendono dalla forma dei petali di un fiore e dalla facilità con cui conducono l’elettricità. Possono anche usarli per capire se un fiore è stato visitato di recente da altre api, poiché i campi elettrici cambiano istantaneamente ogni volta che un’ape atterra.
Ma la vera domanda è: come fanno le api a registrare i campi elettrici? In realtà, nessuno lo sa, ma alcuni scienziati pensano che i campi producano piccole forze che muovono alcune parti del corpo dell’ape, forse i peli sul corpo. Allo stesso modo in cui un palloncino strofinato fa rizzare i capelli, un fiore carico fornisce all’ape impulsi visibili.