Si è usi pensare al gioco come un’attività legata all’intrattenimento per cani gatti e gli animali in senso più vasto. Ma perché non estendere la cosa anche agli insetti?
In questo caso con il termine “giocare” viene intesa una qualsiasi attività di interazione con un oggetto inanimato con l’intrattenimento come unico scopo. Infatti, con l’obiettivo di indagare l’atteggiamento delle api nei confronti del gioco sono stati effettuati degli esperimenti che hanno portato alla conclusione che le api amano far ruotare delle palline di legno. Non si tratta infatti di un’attività fine al soddisfare un bisogno di prima necessità bensì risponde ai criteri dell’attività del gioco. Si tratta di un’attività svolta per il puro divertimento e che ha inizio in situazioni di assenza di fattori stressanti, cosa che potrebbe far pensare ad un atteggiamento ripetitivo compulsivo dettato dallo stress. Si tratta invece di un’azione che può essere da rimedio allo stress nel breve termine e che dà una sensazione di gratificazione all’ape.
Così come capaci di intrattenersi con il gioco, le api sono anche capaci di riconoscere i volti umani. Se in un primo momento le api sono state nutrite davanti alla foto di un volto in bianco e nero, in un secondo momento gli è stato sottoposto un test in cui erano presenti diverse foto di volti in bianco e nero, tra cui quella sempre mostrata loro. Nonostante l’assenza del premio le api sono state capaci di selezionare il volto che gli era sempre stato proposto. Questo induce a pensare che si possa creare un legame affettivo con la persona che porta loro nutrimento.
La mente così “semplice” di un insetto come l’ape ancora una volta dà prova di essere capace di qualcosa che non avremmo mai pensato. Per questo motivo Beeing si impegna a garantire loro un ambiente che sappia cogliere al meglio le loro capacità e ne garantisca la sopravvivenza.