Le api del mare

Ma come fanno le piante sottomarine a riprodursi se non ci sono le api ad aiutarle?

Nel mare, e in tutti gli oceani, avviene un tipo di impollinazione ad opera dell’acqua: ovvero il polline prodotto dalla vegetazione viene diffuso dalle correnti marine, in questo modo le piante dei fondali sono in grado di continuare a riprodursi. O almeno questo si pensava fino a poco tempo fa! Certamente rimane inalterato il fatto che l’acqua e le sue correnti sono fattori fondamentali per la riproduzione della flora marina, ma nel 2016 da uno studio, durato ben quattro anni, sono stati scoperti crostacei che svolgono lo stesso compito che le api hanno sulla terraferma: passare di fiore in fiore trasportando polline.

Lo Studio che per primo individuò questi impollinatori marini avvenne tra il 2009 e il 2012, nelle acque dei caraibi. L’obbiettivo era quello di osservare e monitorare la vita notturna degli esseri viventi presenti nelle distese di Thalassia testudinum, un’erba marina molto comune in quei mari. Dalle molte ore di video registrate durante le ricerche è stato notato come alcuni animali del fondale, visitassero frequentemente fiori maschili carichi di polline, per poi spostarsi, una volta carichi, sui fiori femminili. Gli animali, star di questa scoperta scientifica, sono dei piccoli crostacei, di dimensioni comprese tra 0,06mm e 1mm, e vengono detti Organismi Bentonici perché vivono a stretto contatto con i fondali marini. Questa fu allora una scoperta rivoluzionaria data la convinzione, fino ad allora certa, che l’unico vettore pollinico degli oceani fosse l’acqua e i suoi moti.

Come verifica di queste nuove ipotesi, successivamente alla scoperta, vennero effettuati degli esperimenti. La squadra di ricercatori preparò due acquari tutti e due contenenti acqua marina e Thalassia testudinum, ma solo in uno dei due acquari furono inseriti anche questi crostacei. Nel giro di 15 minuti grani pollinici furono notati sulle fioriture femminili nelle vasche contenenti gli invertebrati, mentre i fiori nelle vasche che ne erano prive non avevano ottenuto alcun polline. In assenza di movimento dell’acqua, la germinazione dei grani pollinici, che indica l’avvenuta impollinazione, era frequente nelle vasche con gli invertebrati marini, ma rara o inesistente in quelle senza. La conclusione di questo esperimento conferma, quindi, come questi invertebrati bentonici fungono da impollinatori marini.

 

 

Ma cosa porta questi animali ad aiutare le piante nella loro riproduzione?

Per le api e tutti gli altri impollinatori terrestri la ricompensa per il loro lavoro è il loro nutrimento. Piante e fiori qui in superficie si adoperano al meglio, per attirare questi insetti, producendo nettare e assumendo forme e colori appariscenti. Ma come fanno le piante marine ad ottenere l’aiuto di questi invertebrati? Cosa danno loro in cambio? In questo caso il premio è proprio il polline, mentre gli invertebrati se ne abbuffano, una parte del polline probabilmente si attacca al loro corpo e viene poi depositata quando visitano un fiore femmina. O almeno questa è un’ipotesi del possibile meccanismo d’impollinazione di questi crostacei.

Finora è noto che gli impollinatori subacquei visitano le praterie marine di Thalassia, che ha fiori relativamente grandi. Ma ancora non è chiaro quanto possano essere importanti gli impollinatori invertebrati per altre specie di fanerogame.

 

FONTI

https://www.newscientist.com/article/2114930-bees-of-the-sea-tiny-crustaceans-pollinate-underwater-plants/

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