Mentre controllava i suoi alveari, l’apicoltore Joseph Zgurzynski ha scoperto qualcosa di molto insolito: mentre tutte le altre api dello sciame avevano normali occhi neri, un insetto sfoggiava un paio di occhietti giallo crema molto grandi e alquanto particolari.
“Sono un apicoltore dal 1976 e non ho mai visto nulla di simile” ha detto l’esperto apistico Zgurzynski che gestisce piú di 6 milioni di api in Pennsylvania. Infatti, l’impollinatore ha anche un’altra caratteristica molto particolare: presenta tratti sia maschili sia femminili. Questo fenomeno viene chiamato ginandromorfo a mosaico ed é estremamente raro.
Questa rara combinazione era stata osservata, fino a oggi, in esseri viventi come farfalle, crostacei, rettili e uccelli. Questa é stata la prima volta che si è documentata in un’ape notturna di Centro e Sud America.
Gli studiosi hanno ipotizzato che si sia verificata un’aberrazione durante lo sviluppo dell’ape, ovvero un’anomalia nel corso della crescita. Ma in realtà i biologi non sono ancora in grado di confermare.
Da dove ha origine questo perfetto collage? Secondo osservazioni compiute sulle api mellifere, potrebbe dipendere da un contrattempo riproduttivo. Mentre negli esseri umani la determinazione del sesso del nascituro dipende dai cromosomi sessuali X e Y, nelle api è legata alla quantità di materiale genetico all’interno di un embrione e, poi, delle sue cellule. Le cellule uovo fertilizzate dopo i “voli nuziali” della regina daranno origine ad api femmine. Quelle non fertilizzate, ad api maschi (i fuchi, che non lavorano all’interno dell’arnia).
Può però capitare che spermatozoi di un secondo o di un terzo maschio entrino in una cellula uovo già fecondata (una futura femmina) e che questo dia origine a due linee cellulari di genere opposto: quell’embrione avrà tessuti sia maschili, sia femminili. Un’altra spiegazione prevede che un embrione femminile commetta un errore di copiatura mentre moltiplica le proprie cellule, e generi una cellula femminile e una maschile anziché due femminili. Da qui si svilupperebbero due linee cellulari distinte e divergenti.
“Questi mutanti sono visti come facilmente ignorati…” afferma Krichilsky, esperto apistico e studioso delle specie “…ma penso che li stiamo sottovalutando”. Secondo l’esperto, questi insetti potrebbero rappresentare dei precursori evolutivi di nuove forme di vita e per questo sarebbero estremamente preziosi per noi esseri umani.
Zgurzynski ha conservato la speciale ape dagli occhi gialli all’interno di un barattolo di vetro, per tutelarla il più possibile. Apparentemente può sembrare crudele come idea, ma l’esperto apistico ha ritenuto fondamentale questa azione per proteggere l’ape. L’insetto sarebbe molto probabilmente morto se non ci si fosse preso cura di lui in questo modo. Infatti, la pigmentazione degli occhi rendeva l’ape totalmente cieca e quindi la sua sopravvivenza sulla Terra ancora più a rischio.
Ancora non é ancora noto come la condizione fisica di questa speciale ape influisca sulla sua longevità e fertilità. Esperti e studiosi apistici stanno attualmente cercando di studiarne il caso.
Quello che è certo – non ci stancheremo mai di dirlo – è che la natura non smette mai di stupirci e vince sempre!