La nobile vita del fuco

Poco conosciuti e poco tenuti in considerazione, in realtà questi esserini nascondono caratteristiche e aneddoti a dir poco interessanti!

Iniziamo con i primi dati certi che testimoniano che in ogni colonia di medie dimensioni vengono allevati dai 2000 ai 6000 fuchi (pochi rispetto alle api operaie!). Infatti, essendo di dimensioni più grandi rispetto alle loro compagne, impiegano più tempo a formarsi nelle loro celle e trascorrono circa 24 giorni tra il momento della deposizione dell’uovo e il suo sfarfallamento, cioè la nascita. Le uova da cui nascono i fuchi sono non fecondate, ma può succedere che i fuchi nascano anche da uova operaie se l’ape regina diventa fucaiola oppure se in mancanza della regina alcune operaie depongono uova da fuco. Questi due fattori potrebbero comportare anche l’estinzione dell’intera colonia, per questo sia l’apicoltore che le api stessi adottano strategie per evitarli.

Ora vediamo più nello specifico le caratteristiche che contraddistinguono i fuchi:

  • Il corpo è molto tozzo e i grandi occhi sono ricchi di recettori visivi, in modo tale da avere meno difficoltà nella caccia alla regina durante la fase dell’accoppiamento. 
  • L’accoppiamento avviene in modo molto particolare, degno di un film thriller, che ha come esito finale la morte del fuco per mano della regina stessa. 
  • Un’altra caratteristica interessante è la ligula (una sorta di lingua a forma di proboscide) molto corta che non gli permette di raccogliere il nettare dai fiori.
  • Le attività di cui si occupano i fuchi sono varie: al posto di impollinare, tengono calda la covata e partecipano alla circolazione del cibo e dei feromoni della regina.
  • Ultimo aspetto, ma non meno importante, è il triste destino che li aspetta. Infatti questi coraggiosi insetti non solo trovano la morte per mano della regina, ma anche delle api operaie! Infatti, queste ultime per mantenere un buon equilibrio all’interno della comunità, nel periodo tra settembre e ottobre allontanano i fuchi dall’alveare oppure li uccidono direttamente. Questo sempre con l’obiettivo finale di tutelare la sopravvivenza dell’intero alveare.

In conclusione, abbiamo quindi visto la differenza tra fuco e api operaie, dalla nascita all’aspetto e infine nei loro compiti. Abbiamo scoperto che il numero di fuchi all’interno di una famiglia di api va tenuto sotto controllo ed, infine, abbiamo capito quanto questo insetto si spenda per la propria comunità e quanto questo può insegnare anche a noi essere umani.

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