Le api si alimentano del miele che producono, ma affinché questo sia possibile hanno bisogno di raccogliere alcune materie prime quali il nettare e la melata. A seconda dell’origine di queste materie prime, il miele conterrà principalmente fruttosio, glucosio e saccarosio e in piccole quantità anche maltosio e altri tipi di zucchero. Fruttosio, glucosio e saccarosio sono quindi le sostanze nutritive più importanti per le api.
L’apporto energetico di questi animali è quindi garantito dagli zuccheri contenuti in nettare e melate, successivamente trasformati in miele e immagazzinati nei favi; l’apporto proteico, invece, così come quello di lipidi, vitamine, sali minerali e aminoacidi proviene essenzialmente dal polline che rappresenta un alimento di importanza basilare.
La copertura stagionale è quindi un fattore di estrema importanza per la salvaguardia delle api affinché esse possano assumere le materie prime di cui hanno bisogno. Una delle maggiori minacce per questa specie è la mancanza nelle città di un habitat nel quale trovare fonti di cibo nutriente; tuttavia, nella scelta di piante e fiori amici da destinare a questi insetti devono essere tenuti diversi aspetti in considerazione. Un aspetto di particolare importanza è la diversità delle specie floricole, infatti, le api devono contare su una gamma più ampia possibile durante le tre stagioni in cui sono attive.
I fiori che offrono maggior sostegno alle api sono quelli che sono in grado di offrire la giusta quantità di nettare e polline. Più i fiori saranno ricchi di queste sostanze e più utili si riveleranno. Partendo dalla primavera, quando le api riprendono le loro attività, le piante migliori per quest’insetto sono l’erba cipollina, il rosmarino, il trifoglio e la salvia. Durante l’estate invece è consigliata la lavanda, l’echinacea, la borraggine, il girasole, la malva e il tagete. Infine, l’autunno offre una vasta scelta di fiori salva-api come il crisantemo, il fiore di castagno, il timo, l’acacia e il topinambur.