Le api selvatiche, come le api senza pungiglione, i bombi e le api solitarie, sono gli impollinatori principali della maggior parte delle piante, e sono oggi in declino.
Le popolazioni di questi impollinatori sono oggi in declino, e molti studi scientifici si sono dedicati ad indagare le cause di questa crisi. Uno studio che le riassume cita tra le principali: i disturbi dei loro habitat naturali a seguito dell’intensificazione dell’agricoltura e dell’urbanizzazione, il cambiamento climatico, i pesticidi, le pratiche di gestione e le specie esotiche invasive. Nonostante le specie di impollinatori siano migliaia, la maggior parte degli sforzi scientifici sulla perdite di api si è concentrato su una singola specie, l’ape da miele occidentale (Apis mellifera).
La ragione di questo squilibrio è che l’Apis mellifera, oltre ad impollinare, produce miele e genera profitto per chi sceglie di allevarla. Gli impollinatori selvatici, invece, svolgono un ruolo vitale per l’ecosistema, ma senza produrre miele: di qui che non ricevano l’attenzione e le cure dedicate alle api mellifere dal settore dell’apicoltura.
Come fare per sostenere le api selvatiche? Innanzitutto, conoscerle!
A differenza delle api da miele, gli impollinatori solitari non vivono in colonie. Si aggirano da soli, nutrendosi e impollinando nel processo. La solitudine li espone a rischi maggiori: senza un alveare che le protegga, questi insetti non fanno grandi scorte di cibo e non hanno un rifugio sicuro per la stagione fredda.
Per sopravvivere alle gelate invernali, gli impollinatori selvatici tendono a costruire rifugi rudimentali con materiali vegetali trovati in natura. Nelle aree urbanizzate questo è molto difficile: gli spazi verdi non abbondano e sono scarse le possibilità per gli insetti di crearsi il riparo adatto.
Come rendere le città un posto a misura d’ape?
Per contribuire a creare città bee-friendly, noi di Beeing abbiamo ideato il Bee Hotel: una casetta appositamente progettata per ospitare api solitarie e impollinatori selvatici.
Il Bee Hotel è realizzato in legno, un materiale naturalmente isolante che le api scelgono in natura per nidificare. La sua particolarità è l’essere dotato di cavità tubolari abbastanza profonde da proteggere le api, e allo stesso tempo abbastanza piccole da attirare api solitarie e non sciami (di vespe o altri insetti indesiderati, che vivono invece in gruppo).
Come facilitare alle api la loro ricerca di cibo?
Un altro punto dolente per la sopravvivenza delle api selvatiche è la scarsità di risorse floreali. Le api si nutrono di nettare e polline, che ricavano da piante e fiori. Purtroppo gli spazi verdi faticano a trovare spazio in città, e gli impollinatori si ritrovano di conseguenza senza fonti di nutrimento disponibili. Approfittare del proprio giardino o balcone per piantare fiori è un ottimo modo per rendere più facile la ricerca di cibo alle api.
Greenpeace ha redatto e messo a disposizione una lista dei fiori amici delle api. Sono fiori colorati, vistosi con stami e pistilli visibili ad occhio d’ape, che fioriscono in periodi diversi, così che ci siano (quasi) sempre fiori disponibili per le api. Una volta piantate, queste piante fioriranno ogni anno al momento giusto.
Per rendere più facile la ricerca delle sementi, noi di Beeing abbiamo creato il Mix di semi amici delle api, una bustina di vari semi accomunati dalla caratteristica di attrarre le api e soddisfare i loro bisogni nutrizionali. Il Mix di semi amici delle api di Beeing è disponibile insieme al Bee Hotel: fanno entrambi parte del nostro Kit Biodiversità, il set di strumenti con cui ognuno può fare la differenza per aiutare le popolazioni di api e impollinatori selvatici a prosperare nel nostro ambiente.