Nella storia del nostro Pianeta, il cambiamento climatico è sempre stato presente, ma negli ultimi anni abbiamo assistito ad un preoccupante peggioramento. Dall’avvento della rivoluzione industriale, infatti, la quantità di CO2 presente in atmosfera è raddoppiata rispetto alla quantità minima che si è registrata negli ultimi 700 mila anni e le temperature hanno subito una forte flessione. Queste variazioni influiscono negativamente anche sulla vita e l’attività delle api.
La penuria di acqua provoca una scarsità delle fioriture nettarifere e di conseguenza le api trovano meno piante da impollinare. In aggiunta, l’utilizzo di pesticidi da parte dei coltivatori mette in serio pericolo le api che spesso non riescono a sopravvivere a tali sostanze tossiche.
La risposta a queste problematiche arriva direttamente da oltre Oceano.Il Governo americano, infatti, anziché limitare l’uso dei pesticidi da parte dei coltivatori, ha preferito finanziare un progetto che prevede lo sviluppo di api robot capaci di provvedere all’impollinazione in modo artificiale. I mini “insetti” sono stati creati da alcuni ricercatori del MIT di Boston in concomitanza con l’Università di Harvard, ma anche il colosso della grande distribuzione Walmart ha deciso di registrare il proprio brevetto.
Questi minuscoli droni hanno all’incirca le dimensioni di un calabrone, pesano mezzo grammo e le loro ali raggiungono i 500 battiti al secondo, permettendogli così di resistere alle raffiche di vento.
Al momento i mini robot hanno l’aspetto di una scatolina rettangolare e non sono ancora in grado di volare autonomamente perché non sono dotati di una batteria che gli permette di volare senza l’ausilio di fili che provvedono alla loro alimentazione. Il progetto finale, oltre che all’implementazione della batteria integrata, prevede che i droni abbiano quanto più possibile le sembianze di un’ape reale in termini di dimensioni e di movimenti. Tuttavia, i ricercatori stimano che tale risultato sia raggiungibile non prima di 10 anni.
Se da un lato è confortante sapere che ci si può sempre affidare alla tecnologia per creare soluzioni capaci di rendere la nostra vita più semplice ed intuitiva, dall’altro bisogna chiedersi se vale effettivamente la pena concentrare l’attenzione su progetti di tale entità oppure se è opportuno ed estremamente più importante investire le nostre risorse per rafforzare la tutela delle api. Queste ultime, infatti, non sono preziose solo per la produzione di miele, ma anche per la loro attività di impollinazione che permette la riproduzione di almeno il 90% delle piante selvatiche fondamentali per il funzionamento degli ecosistemi e la fornitura di alimenti utilizzati dall’uomo per la propria alimentazione e quella degli animali.
Le api sono responsabili per la sopravvivenza della specie umana e l’equilibrio dei vari ecosistemi e svolgono un ruolo di fondamentale importanza nel mantenimento della biodiversità. Per giunta, possono essere utili nel monitoraggio della qualità dell’aria nelle aree urbane poiché l’impollinazione della flora urbana può sostenere una migliore qualità dell’aria locale.
È questo il motivo per il quale la nostra missione è quella di proteggere il più importante insetto impollinatore. In che modo?
- Progettando dei sensori utili agli apicoltori per la gestione delle api ;
- Sostenendo il programma “Adotta un’arnia” attraverso la quale i privati e le imprese possono contribuire attivamente alla tutela delle api ;
- Semplificando l’apicoltura urbanistica e hobbistica con B-BOX ;
- Creando apiari urbani per sensibilizzare la popolazione sull’importanza delle api
Un ulteriore modo per contribuire alla salvaguardia delle api è l’approccio ad una agricoltura più sostenibile come il vertical farming, la riduzione dell’uso di sostanze chimiche ed il ripristino degli habitat naturali. Risulta chiaro, quindi, che un’eventuale estinzione delle api condizionerebbe per sempre l’intero pianeta ed inevitabilmente la nostra qualità di vita.