Anche le api… alzano il gomito!

Lo sai che anche le api possono “ubriacarsi”? Infatti, all’interno dell’alveare il nettare fermenta per le alte temperature e le api non riescono a tornare all’alveare.

Trovare dei modi per alterare la propria percezione della realtà è da millenni una pratica molto comune negli umani. Tuttavia, l’uomo non è l’unico a dedicarsi ad attività del genere: in natura sono noti diversi esempi di animali che sfruttano alcune sostanze naturali per alterare il proprio stato di coscienza ed uno di questi è proprio l’ape mellifera. 

In Australia, soprattutto nei mesi più caldi, capita non di rado di poter osservare delle api che volano in maniera scoordinata. Questo perché, a causa delle alte temperature, il nettare di cui si nutrono può fermentare producendo piccole quantità di etanolo. Il nettare non è che una soluzione acquosa in cui sono disciolti in percentuali variabili gli zuccheri fruttosio, glucosio, saccarosio e altre sostanze. Se un’ape trova del nettare fermentato, contenente etanolo, non esiterà a berlo. In realtà non è ancora chiaro se in natura questo atteggiamento da “alcolista” sia consapevole oppure se sia un caso.

 

 

A tal proposito, sono stati svolti vari studi per capire quali fossero le conseguenze dell’assunzione di alcool a diverse concentrazioni sulle capacità delle api di potersi nutrire e di impollinare altri fiori. È merso che le api “ubriache” hanno difficoltà a percorrere il tragitto tra l’alveare e il luogo scelto per nutrirsi. Inoltre non possono rientrare nel loro alveare: le api di guardia, dette “buttafuori”, le tengono fuori per impedire loro di trasformare il nettare in miele alcolico.

Per finire, é interessare notare che un’ape ubriaca si comporta in modo spaventosamente simile a quello di un umano: passa più tempo in volo, rischiando però di schiantarsi, cammina in modo goffo e scoordinato, tiene la lingua (o proboscide) di fuori, e può anche diventare più aggressiva. Inoltre, va incontro a cambiamenti comportamentali come la tendenza a pulirsi continuamente con le zampe e a rallentare i cicli di foraggiamento trascorrendo più tempo nell’alveare. Infine, le api che hanno assunto dosi leggermente maggiori di nettare alcolico perdono completamente la capacità di ritrovare l’alveare e giacciono sulla schiena muovendo le gambe nel vuoto.

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