Tra i vari compiti dell’ape operaia c’è quello di andare alla ricerca di cibo, e una volta trovato rientra all’alveare e comunica alle compagne la posizione precisa della fonte di nutrimento. Ecco che allora ha inizio la danza: una danza circolare, se il nettare si trova a meno di 25 metri di distanza, oppure a forma di otto, se la distanza è maggiore; più il bottino è distante, più effettuano movimenti rapidi. Inoltre sanno indicare anche la posizione rispetto al sole: per le api la verticale sul favo rappresenta la direzione del sole. Quindi, se la fonte è in direzione del sole, il movimento rettilineo va verso l’alto, mentre se si trova nella direzione opposta, viene eseguito verso il basso. Se la fonte di cibo non si trova nella direzione del sole, l’asse della danza è inclinato e l’angolo che forma con la verticale indica esattamente l’angolo tra la direzione del nettare e quella del sole.
A questi straordinari movimenti si aggiunge una comunicazione fatta di vibrazioni o meglio di ronzii a specifiche frequenze, impulsi vibrazionali ancora in fase di studio con il quale potremmo imparare a conoscere le comunicazione tra questi insetti e lo stato di salute dell’alveare. Un altro importante metodo comunicativo che utilizzano le api avviene attraverso ferormoni : odori prodotti dalle reazioni a determinate situazioni, soprattutto nelle situazioni di pericolo dalle quali l’unico modo di difesa della loro “famiglia“ è pungendo. Ecco spiegata una piccolissima parte del sofisticatissimo metodo di comunicazione di queste affascinati creature dalle quali non si smette mai di imparare.