Secondo un nuovo studio pubblicato sulla rivista Science, le giovani api mellifere imparano a danzare da quelle più grandi per aiutare le loro amiche a trovare il cibo migliore. Questi movimenti complessi trasmettono informazioni non solo sul nettare, ma anche sulla direzione, la distanza e la qualità del loro nutrimento. Questa danza è chiamata waggle dance perché le api girano su sé stesse agitando il corpo a una velocità pazzesca. La danza avviene in uno spazio specifico, che di solito si trova vicino all’ingresso del nido. L’ape condivide immediatamente la notizia e le altre api si riuniscono per “ascoltarla”.
All’inizio gli scienziati pensavano che questa danza fosse innata nella specie, ma in realtà esse la rendono sempre più accurata. Infatti, gli esperti hanno osservato in una colonia di api che questa danza, eseguita dalle stesse api ma a distanza di 20 anni, conteneva meno errori rispetto ai loro primi tentativi. Questo fenomeno è stato paragonato allo sviluppo del linguaggio negli esseri umani, in cui l’esposizione è essenziale per ottenere un miglioramento.
Di solito, un’ape mostra quanto più è ricco il nutrimento in base a quanto tempo balla e/o con quanto vigore lo fa. Inoltre, indica la direzione del nettare in base all’angolo che forma il suo corpo rispetto a una linea dritta immaginaria che parte dallo spazio della danza al sole nella sua posizione attuale. In altre parole, se il nettare si trova nell’esatta direzione del sole, l’ape si sposterà rivolta esattamente verso l’alto (questo perché l’alveare è appeso in verticale).
Lars Chittka, professore di ecologia sensoriale e comportamentale presso la Queen Mary University di Londra, ha dichiarato: “La waggle dance è considerata una delle innovazioni più notevoli della comunicazione animale e rappresenta il linguaggio simbolico in un insetto”. E ha aggiunto: “La scoperta che, almeno in parte, questo comportamento deve essere appreso, apre una prospettiva del tutto nuova: forse il linguaggio della danza era, nelle sue prime radici evolutive, basato su innovazioni individuali che all’inizio si sono diffuse tramite l’apprendimento sociale, per poi essere cementate in routine parzialmente programmate e più innate”.
In conclusione, le api sono più intelligenti di quanto si pensi. Come è stato dimostrato in questo articolo, sono in grado di imparare dai propri errori e hanno raffinate capacità sociali, oltre a poter svolgere compiti difficili e ad apprendere gesti complessi.