Salviamo le api, salviamole tutte!

Quando si parla di api spesso pensiamo immediatamente all’ape da miele perché a noi più familiare. Tuttavia, questa è solo una specie (mellifera), di un genere (apis), di una famiglia tra le 12 che compongono la superfamiglia di imenotteri chiamata Apoidea . Questa superfamiglia racchiude la bellezza di 29.337 specie, accomunate dalla dieta a base di nettare e polline. I tassonomi ordinano questa moltitudine di specie in 2 grandi gruppi, Spheciformes e Anthophila , che comprendono rispettivamente 5 e 7 famiglie. Soltanto le specie del secondo gruppo vengono considerate “api”, poiché esso racchiude tutti discendenti lineari di un unico antenato comune. Ecco, quindi, che le specie definibili “api” si riducono a 16.000, distribuite in tutti i continenti del mondo tranne l’Antartide. In Europa possiamo contare all’incirca 2000 specie mentre, in Italia , dall’ultimo elenco stilato (Pagliano 1995) si contano 944 specie ; la fauna apistica italiana è, quindi, una tra le più ricche al mondo in rapporto alla superficie.

Come già detto, tutte le api si cibano di nettare e polline ma si differenziano in specie oligolettiche , che attingono solo a poche varietà di fiori, e polilettiche che, al contrario, impollinano un’ampia platea di piante. Si differenziano anche secondo vita sociale , principalmente solitaria o comunitaria , e struttura del nido : le api possono costruire i loro nidi nella terra , nel legno o in anfratti di ogni tipo; la struttura più evoluta è rappresentata dal favo , raggruppamento di celle esagonali modellate con la cera secreta dalle ghiandole addominali delle api operaie. Le famiglie presenti in Italia che fanno parte del macrogruppo tassonomico Anthophila sono:

  • Alittidi / Halictidae

Sono api di dimensioni variabili e di colore tendenzialmente scuro, talvolta con riflessi metallici. Nidificano nel terreno, rivestendo le celle con uno strato isolante e sono insetti polilettici. Vengono spesso definite “ api del sudore ” perché attratte dal sudore umano. I principali generi sono: Halictus, Lasioglossum, Nomiapis, Nomioides, Sphecodes, Systropha

  • Andrenidi / Andrenidae

Famiglia molto numerosa, circa 2700 specie. Api dalle dimensioni variabili e con il pungiglione così ridotto da non riuscire a pungere l’uomo; solitarie, si osservano raramente aggregazioni, nidificano nel terreno e sono oligolettiche. Comprendono i generi Andrenidae , Panurgus e Mellitturga.

  • Apidi / Apidae

La più vasta famiglia di api , circa 6000 specie, che quindi presenta notevole variabilità in dimensione, colore e pelosità. Hanno tutte una ligula, “proboscide” per aspirare il nettare, molto lunga e buone capacità di volo stazionario. Sono specie polilettiche. I generi compresi sono 18: Amegilla, Ammobates, Ammobatoides, Anthophora, Apis, Biastes, Bombus,Ceratina Epeolus, Eucera, Habropoda, Melecta, Nomada, Pasites, Tetralonia, Tetraloniella, Thyrenus, Xylocopa .

  • Collettidi / Collettidae

Comprende circa 200 specie, hanno ligula corta e sono api solitarie. Vengono anche definite api del cellophane poiché le femmine rivestono le cellule con una sostanza che, una volta secca, ricorda, appunto, il cellophane. In Italia ne esistono solo due generi, Colletes e Hylaeus.

  • Megachilidi / Megachilidae

Famiglia che comprende circa 4000 specie, per lo più polilettiche e con ligula lunga. Le femmine possiedono una caratteristica struttura di raccolta del polline sotto l’addome formata da frange di peli, detta scopa . Presentano spesso mandibole ampie e potenti , per masticare materiale vegetale, tagliare foglie, scavare fori nel legno morto. I generi che ne fanno parte sono : Anthidiellum, Anthidium, Chelostoma, Coelioxys, Heriades, Hoplitis, Icteranthidium, Lithurgus, Megachile, Osmia, Pseudanthidium, Rhodanthidium, Stelis, Trachusa .

  • Melittidi / Melittidae

Piccola famiglia di 200 specie, le melittidi sono api di piccole e medie dimensioni che nidificano nel terreno, Sono oligolettiche o addirittura monolettiche; diffuse soprattutto nelle zone temperate dell’emisfero boreale e in Africa, si dividono nei generi Dasypoda, Macropis, Melitta.

 

 

La grande varietà di specie che abitano il territorio italiano costituisce, oltre che un privilegio, anche una grande responsabilità. Circa il 25% di tutte le specie di api però sembra essere in notevole diminuzione dagli anni 90. Sappiamo che tutte le specie di api collaborano nel processo di impollinazione e che quindi la loro presenza è direttamente correlata alla biodiversità vegetale; inoltre, la variabilità genetica delle api è la loro unica arma di adattamento al cambiamento climatico, tra le principali minacce alla sopravvivenza delle api. Pertanto, non possiamo limitarci a salvare dall’estinzione la comune ape mellifera ma dobbiamo mantenere e proteggere gli habitat, compromessi dalle attività antropiche, delle numerose altre specie di api selvatiche per garantire la biodiversità , e quindi la vita, del mondo.

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