Pillole di biodiversitá, parla Barbara Baer-Imhoof: assistente specialista per la salute degli impollinatori

I: Come si chiama e qual è il suo ruolo?

B: Mi chiamo Barbara Baer-Imhoof, sono Assistant Specialist for Pollinator Health presso CIBER (Center for Integrative Bee Research), Dipartimento di Entomologia.

I: Potrebbe dirci stile tweet, qual è il suo ambito di ricerca?

B: Al momento, sto lavorando alla ricerca di un odore per respingere le api dalle colture fiorite trattate con insetticidi, in collaborazione con gli specialisti dell’olfatto degli insetti qui all’UCR, nonché con i chimici di un’azienda internazionale. Inoltre, sono interessata a trovare rimedi contro i parassiti delle api mellifere e ad avviare un programma di allevamento locale.

I: Quando ha iniziato a sviluppare questa passione per quest’ambito di ricerca? 

B: Durante il dottorato in Svizzera, nel 1996. In realtà ho iniziato studiando le lucertole e il loro comportamento. Abbiamo avuto un professore che ha tenuto un discorso ed è stato davvero impressionante. Ha parlato di parassiti e di come si diffondono nelle colonie e negli ambienti. Era un po’ come un romanzo criminale e da qui é nata la mia piú grande passione!

I: Da piccolo cosa sognavi di diventare?

B: Mi interessava la natura e gli animali. Sono cresciuta in campagna dove facevo lunghe passeggiate ed ho sempre avuto molto spazio libero per vagare ed esplorare. Sapevo dov’era tutto nel giardino di mia nonna, per esempio sapevo sotto quale cespuglio trovare un certo tipo di chiocciola perché aveva un certo colore! Pnsavo fosse normale! Ma amavo anche il cioccolato, quindi volevo diventare qualcuno che crea animali di cioccolato o un astronauta. Sarebbe stato bello!

I: É andata così o le cose sono cambiate?

B: A volte a scuola, durante il dottorato, è stata dura. Ho lavorato in banca per un po’, ma ho scoperto che non era per me. Inoltre, ho scoperto che molti altri ricercatori avevano gli stessi miei problemi, quindi sono tornata alla scienza! Mi piacciono ancora il cioccolato e gli animali e mio figlio vuole diventare un esobiologo.

 

 

I: Quali sono le due aree di ricerca che secondo te sono più interessanti?

B: Sicuramente la ricerca che comprende misure contro il cambiamento climatico, nonché la ricerca sulla salvaguardia dell’alimentazione umana, che include la ricerca sulla salute degli impollinatori.

I: Secondo lei, qual è oggigiorno la principale minaccia contro gli impollinatori in generale?

B: Assolutamente cambiamenti climatici, pesticidi, parassiti e cattiva apicoltura.

I: Se lei avesse un budget di un milione di euro come lo userebbe per aiutare gli impollinatori? 

B: Sviluppare sensori per “annusare” in quale modo le malattie delle api oppure misurare altri fattori di stress dell’alveare. Credo sarebbe molto interessante sviluppare un’applicazione che avverta gli apicoltori del fatto che devono aiutare i loro alveari. L’allarme dovrebbe sorgere ben prima che gli alveari siano troppo stressati o malati per essere salvati.

I: Secondo lei, quale scoperta scientifica si potrebbe realisticamente raggiungere nei prossimi 5-10 anni che potrebbero avere un grande impatto nella protezione degli impollinatori nel suo ambito?

B: Come giá affermato in precedenza, ritengo i sensori e le applicazione fondamentali per aiutarci a monitorare meglio gli impollinatori! Abbiamo un grande gruppo qui che sta lavorando per svilupparli per aiutare gli apicoltori nel loro lavoro!

I: Qual è il suo insetto preferito?

A: Bombi e api mellifere!

Rimani aggiornato sulle promozioni e novità

Non facciamo spam, tranquillo :-)