Pianificazione urbanistica per le api di città

La vita delle api dipende interamente dai fiori poiché il polline prodotto da essi è la loro unica fonte di cibo. Le api sono a loro volta di estrema importanza per la riproduzione delle piante, e se venissero a mancare gli insetti pollinatori, la maggior parte delle piante andrebbe incontro all’estinzione. Per questo motivo è di fondamentale importanza tutelare la salute di entrambi.

Tutti sanno delle arnie poste ai lati delle coltivazioni agricole, ed è innegabile che la qualità dei raccolti sia in crescita anche grazie all’interesse per il benessere delle api che vivono a stretto contatto con essi, mentre è molto meno esplorato lo spazio della città. Molte zone urbane cominciano ad ospitare diversi insetti pollinatori. Con raccolti che diventano sempre più omogenei, risultando in ettari di terra coltivati con la stessa coltura, le zone urbane presentano invece una varietà di piante che attira tante specie di insetti diverse tra loro. Dunque vale la pena valutare le risorse della città e valorizzarle tramite una pianificazione urbanistica delle zone verdi.

‘Features of urban green space favourable for large and diverse bee populations’ (Come favorire il prosperare di tante specie di api diverse tra loro nelle zone verdi dello spazio urbano) è uno studio pubblicato nel 2016 dalla rivista Urban Forestry & Urban Greening. Lo studio analizza otto zone verdi a una distanza dal centro tra i 250 e i 4.900 metri nella città di Poznan, in Polonia. Alcune di queste zone verdi si trovano in aree piene di edifici, altre in aree in cui gli edifici sono più distanziati tra loro.

I ricercatori hanno analizzato il numero di specie di api e di piante presenti in queste zone, registrando, tra le altre cose, circa 100 specie di insetti pollinatori e una densità della presenza di api tra i 247 e i 614 insetti per ettaro. Basandosi sui dati raccolti, hanno poi dato una serie di indicazioni per una pianificazione urbanistica delle zone verdi che sia rispettosa delle esigenze delle api.

Il passaggio delle api da una zona all’altra della città avviene più facilmente quando ci sono vasti spazi verdi nelle vicinanze di zone con edifici. Quando i parchi e i giardini sono troppo lontani tra loro, le api sono costrette a rimanere dove si trovano. Alcune specie di api non sono in grado di percorrere lunghe distanze a causa delle dimensioni del corpo, e più sono piccole e più sarà difficile per loro allontanarsi di molto dal nido durante la ricerca di cibo. Le aree urbane carenti di spazi verdi rinunciano all’occasione di aumentare la propria biodiversità.

Spostando l’attenzione sulle piante, si può notare come le piante ospite siano di vitale importanza per la diffusione delle api nelle aree urbane, in quanto costituiscono una fonte di cibo sicura. Inoltre le api non hanno preferenze particolari per una specie di fiori rispetto a un’altra quando raccolgono il polline, e ad esclusione di un ristretto numero di piante che non sono fonti di cibo per le api, il resto è un insieme di fonti di polline ugualmente valide. Infatti le specie di api monitorate dai ricercatori traevano nutrimento da un vasto assortimento di piante di specie diverse.

Il nido è una necessità per le api, ma gli arbusti e la vegetazione bassa possono costituire un ostacolo per la sua costruzione poiché diverse specie di insetti impollinatori costruiscono il nido a terra. Nello studio il 60% delle specie analizzate rientravano in questa categoria.
Tra le considerazioni dei ricercatori spiccano dunque tre concetti per una corretta pianificazione urbanistica: la creazione di più parchi e giardini, l’inserimento di piante ospite in ogni parte della città e la previsione di spazi adatti per i nidi degli insetti impollinatori.

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