È ben risaputo che le api svolgono un ruolo importante in tutto il mondo, infatti la sopravvivenza delle piante di cui l’uomo ha bisogno dipende dalla loro impollinazione. Negli ultimi anni le popolazioni di api di diverse regioni sono state messe a repentaglio, ed è quindi essenziale capire come tutelare la loro salute. Uno studio recente indica l’esistenza di una serie dei geni che potrebbe aumentare le loro possibilità di sopravvivenza.
Un gruppo di biologi dell’Università di York ha, infatti, identificato i geni responsabili dei comportamenti delle api legati all’igiene, i quali potrebbero essere impiegati nel potenziamento dei tratti resistenti alle malattie. Nello specifico, si parla della capacità di alcune api operaie di rimuovere le larve malate o morte dalla colonia, il che a sua volta riduce la diffusione dei batteri e degli acari che possono costituire una minaccia per l’alveare.
Secondo i ricercatori, l’identificazione di questi geni e un ulteriore studio dei tratti ad essi legati potrebbe facilitare l’elaborazione di un piano di selezione artificiale che darebbe vita ad una generazione di api immuni alle malattie. Il professor Amro Zayed, esperto di genomica delle api, afferma che questo studio apre le porte all’uso della genomica al fine di generare colonie più sane e che siano immuni alle malattie, ma soprattutto che abbiano una maggiore immunità sociale. Quest’ultima costituisce un tratto importante che gli apicoltori cercano di selezionare con lo scopo di rendere le loro colonie più forti.
Invece di cercare le colonie con un forte senso dell’igiene tramite l’osservazione sul campo, la selezione artificiale permette di concentrarsi sulla ricerca di quelle api il cui materiale genetico indica una maggiore resistenza alle malattie. Zayed aggiunge che a questo punto si può provare a selezionare le api con le mutazioni genetiche che determinano dei comportamenti più igienici.