Con l’arrivo della primavera inizia un periodo intenso per l’apicoltore. Proprio in questo periodo infatti le api cominciano a produrre miele e iniziano il processo di sciamatura. Nonostante sia un fenomeno del tutto naturale per le api, per l’apicoltore non è necessariamente una cosa positiva.
La sciamatura è la partenza definitiva da una colonia di una regina seguita da parte delle operaie (quelle più giovani). È dunque il fenomeno attraverso il quale il “superorganismo” alveare si moltiplica. Quando infatti lo sciame raggiunge grandi dimensioni si divide e crea una nuova famiglia. Lo sciame che si distacca è composto da api operaie, da fuchi e dall’ape regina che fa in modo di andarsene prima che nasca la nuova sovrana di chi rimane dell’alveare.
Prima della sciamatura , le api cominciano la cosiddetta “febbre sciamatoria”.
- Le api esploratrici cominciano la ricerca di un nuovo luogo per insediare il nuovo alveare
- Le api operaie iniziano a utilizzare le scorte di miele, riempiendo le loro borse melarie, in modo da portare con sé le scorte di cibo da utilizzare nelle fasi di creazione del nuovo alveare.
- Le api bottinatrici (quelle che svolgono l’attività di raccolta) rallentano la loro attività, e iniziano a “fare la barba“, ovvero a raccogliersi all’esterno dell’arnia in grappoli.
Cosa causa la sciamatura ?
L’età della regina è un fattore che influenza molto la sciamatura, più anziana è più lo sciame sarà pronto a farla. Ma anche lo spazio presente nell’arnia è un fattore che incide nonché la presenza di malattie all’interno dell’alveare.
Vi sono poi fattori non legati alle api stesse che possono causare la sciamatura:
- L’abbondanza di risorse presenti in zona
- L’insolazione
- La posizione dell’arnia stessa
Va menzionato che anche fattori lontani dal nostro controllo come ad esempio il clima influenzano il processo di sciamatura.
Segnali che indicano l’inizio della sciamatura.
Vi sono segnali che sono indicativi dell’imminente sciamatura e sono la costruzione di celle reali e di celle da fuco:
- le celle reali vengono costruite per consentire alle api di rimpiazzare la regina che con la sciamatura andrà via;
- le celle da fuco saranno poi un ulteriore allarme in quanto verranno prodotte senza garanzia che lo sciame possa di fatto occuparsene;
- il segnale d’allarme più chiaro sono le poche celle vuote nell’alveare, mentre altri segnali molto più difficili da cogliere sono relativi alla condizione dell’alveare stesso. Ci riferiamo in particolare all’alto livello di anidride carbonica e alla temperatura interna all’arnia nonchè all’odore delle api (particolare in questo periodo) e alle frequenze che emettono. Le api adulte, infatti, hanno un odore diverso da quelle giovani e, come abbiamo visto, sono le api più giovani che di fatto svolgeranno il processo di sciamatura. Ciò è inoltre accompagnato da cambiamenti a livello fisico per le api .
Come possiamo prevenire che le api sciamino?
Vi sono diversi metodi che possiamo provare per ridurre il rischio di perdere le nostre amate api:
- Creazione di nuovi nuclei (In un certo senso dunque svolgiamo noi la sciamatura per le api partendo dallo sciame che è troppo numeroso)
- Livellamento delle famiglie (Togliendo telai con covata opercolata dalla colonia più grande per posizionarli nelle casse delle famiglie più piccole e sostituiti con fogli cerei o favi già costruiti. Con ciò si incentivano le api a creare un altro alveare ma in un modo decisamente più controllato)
- Eliminazione delle celle reali (Metodo comune ma molto dispendioso per quanto riguarda il tempo. Non garantisce inoltre l’effetto sperato se non si sta attenti.)
- Sostituzione della Regina (In alternativa si potrebbero utilizzare la presenza di celle reali per sostituire la regina corrente sopprimendola e introducendone una nuova)